Aggiornato il 03/05/18 at 04:41 pm
il secondo libro degli scritti dal carcere di Abdullah Öcalan Il testo, “SCRITTI DAL CARCERE II. Il PKK e la Questione Kurda nel XXI secolo”, tradotto dal tedesco da Simona Lavo, e pubblicato dalle Edizioni Punto Rosso in collaborazione……… con l’Iniziativa Internazionale ‘Libertà per Öcalan – Pace in Kurdistan’, rappresenta la seconda parte della difesa di Öcalan. La prima parte è uscita nel 2011 con il titolo: “Gli Eredi di Gilgamesh. Dai Sumeri alla civiltà democratica”, sempre per le Edizioni Punto Rosso. Nel 1999 Öcalan è stato rapito a Nairobi in Kenya, portato illegalmente in Turchia e condannato a morte. Nel 2013 Öcalan è tornato ad essere uno dei “25 leader politici più influenti a livello mondiale” (TIME Magazine) e capo-negoziatore di fronte al governo della Turchia in un processo che auspicabilmente porterà alla pace e ad una soluzione della questione kurda in Turchia e oltre. Öcalan è riuscito ad influenzare la politica kurda principalmente attraverso i suoi scritti dal carcere. Non solo ha delineato la strategia per una trasformazione da un movimento prevalentemente militare in uno prevalentemente politico. È anche riuscito a dare una visione progressiva al popolo kurdo e sempre di più anche agli altri popoli del Medio Oriente. La sua visione e leadership incoraggiano milioni di persone a resistere all’oppressione ed a prendere in mano la propria vita. Il governo turco sperava di riuscire a dividere Öcalan dal popolo kurdo mettendolo in un isolamento durissimo. Ma le sue idee hanno trovato la strada attraverso le mura del carcere sotto forma di migliaia di pagine scritte a mano che ha presentato alla Corte Europea dei Diritti Umani. Sono queste pagine che ora potete leggere con il nome di “scritti dal carcere”. Un vero negoziato può essere fatto solo quando Öcalan sarà libero. Perché, come ha affermato Nelson Mandela quando era in carcere: “Solo gli uomini liberi possono trattare, i prigionieri non possono fare contratti.” Con la pubblicazione del secondo volume degli scritti dal carcere di Öcalan, speriamo di contribuire a una migliore comprensione del conflitto e delle sue possibili soluzioni.
Fonte: Il pane le rose
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