Aggiornato il 03/05/18 at 04:41 pm
La Corte europea dei diritti dell’Uomo ha condannato la Turchia per aver ordinato il bombardamento di due villaggi curdi nel 1994, un’azione militare costata la vita a 33 persone e per cui Ankara punta il dito contro il Pkk……… Il giudizio arriva a pochi giorni da un incontro tra il premier turco Recep Tayyip Erdogan e il capo del Kurdistan iracheno, Masoud Barzani, a Dyarbakir, nel Sud-est turco a maggioranza curda. Un faccia a faccia annunciato per sabato 16 novembre e che già fa parlare di “una nuova mossa curda” da parte di Erdogan, alle prese con l’insofferenza del Pkk per la lentezza con cui procede il processo di riforme promesse in cambio del ritiro in Nord Iraq dei militanti separatisti.
Intanto nella loro decisione non definitiva – il governo turco ha tre mesi per contestarla – i giudici europei stigmatizzano “il carattere molto insufficiente dell’inchiesta” condotta dalle autorità sul massacro del 1994 e chiedono loro di “procedere a nuove indagini” in modo da “porre fine all’impunità” dei responsabili.
La corte accorda oltre 2,3 milioni di euro di indennizzi morali ai 38 parenti delle vittime che hanno presentato il ricorso.TMNews
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