Aggiornato il 03/05/18 at 04:32 pm
La scelta del vertice del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), formazione armata del ribelli curdi, di bloccare il ritiro dei suoi militanti dalla Turchia sembrava segnare l’inizio della crisi del processo di pace tra governo di Ankara……. e autonomisti curdi, ma il capo carismatico Abdullah Ocalan ieri li ha richiamati all’ordine con un messaggio dal carcere. Il leader del Pkk ha invitato sia i guerriglieri autonomisti che il governo a moltiplicare gli sforzi perché il processo di pace entri in una nuova fase “trasformando il dialogo in negoziato”. Intanto Erdogan si prepara ad annunciare il contenuto del “pacchetto di democratizzazione” che dovrebbe contenere misure a favore della comunità curda.
I leader militari del Pkk in Nord Iraq il 9 settembre hanno annunciato che il ritiro in Nord Iraq dei circa 3000 militanti curdi che si trovano in Turchia era stato sospeso perchè “il governo non stava facendo il proprio dovere nel processo di pace impegnandosi nel processo di democratizzazione”. Una presa di posizione molto dura che rischiava di mettere irrimediabilmente in crisi il negoziato. Il ritiro è stato annunciato il 21 marzo quando Ocalan con uno storico messaggio letto in occasione delle celebrazioni del Nevruz, il capodanno curdo, ha proclamato la fine della lotta armata. (TMNews)
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