Libano. Dichiarazioni sugli attacchi all’Unifil

Aggiornato il 11/10/24 at 07:28 pm

di Shorsh Surme –———-Due soldati indonesiani della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) sono rimasti feriti ieri da colpi di arma da fuoco sparati da un carro armato israeliano verso il quartier generale della forza internazionale. L’UNIFIL ha dichiarato in un comunicato che “La base di Naqoura e i siti vicini sono stati ripetutamente bombardati, causando danni ai veicoli e al sistema di comunicazione”, e che “Un drone dell’esercito israeliano è stato visto volare all’interno del sito delle Nazioni Unite fino all’ingresso di al-Dashma”.
La dichiarazione sottolinea che “i soldati israeliani hanno deliberatamente aperto il fuoco sulle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze del sito e le hanno disattivate, nonché su un punto di osservazione delle Nazioni Unite a Ras Naqoura, provocando danni all’illuminazione e alla stazione per le trasmissioni”.
L’UNIFIL ha rinnovato i suoi richiami “all’esercito israeliano e a tutti gli attori sui loro obblighi di garantire l’incolumità e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare in ogni momento la sacralità degli edifici delle Nazioni Unite”. Ha sottolineato che “le forze di mantenimento della pace dell’UNIFIL sono presenti nel sud del Libano per sostenere il ritorno alla stabilità sotto il mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, aggiungendo che qualsiasi attacco deliberato alle forze di mantenimento della pace costituisce una grave violazione del diritto umanitario internazionale e della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza.
La Francia ha espresso la sua “profonda preoccupazione” dopo gli attacchi israeliani. Il ministero degli Esteri francese ha dichiarato che “Proteggere le forze delle Nazioni Unite è un obbligo per tutti”, aggiungendo che “si attendono chiarimenti da parte di Israele sulla sparatoria contro le forze dell’UNIFIL in Libano”, rilevando che nessun soldato francese è rimasto ferito a seguito dell’attacco israeliano.
A sua volta il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha dichiarato che “L’attacco all’UNIFIL non è stato un incidente o un errore”, e che “l’ambasciatore israeliano a Roma non è stato in grado di fornire una spiegazione per l’attacco all’UNIFIL”.
L’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha detto ieri che “Israele raccomanda di spostare le forze dell’UNIFIL verso nord per una distanza di 5 chilometri per evitare il pericolo con l’escalation dei combattimenti, mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile”.
Non dimentichiamo che il Libano è testimone di una grave crisi dopo quelle dal 1975 al 1991, derivante dallo sfollamento interno delle regione meridionale a causa dell’escalation della guerra.