Israele. Netanyahu parla di ‘Guerra di resurrezione’. Lapid, ‘la peggior catastrofe di sempre’

Aggiornato il 09/10/24 at 09:18 am

di Shorsh Surme –——-Un raid delle forze di occupazione israeliane ha provocato una grande esplosione vicino all’aeroporto di Beirut, nella periferia meridionale della capitale libanese. Nonostante ciò gli aerei commerciali hanno continuato a decollare e ad atterrare all’aeroporto internazionale di Beirut. Il portavoce dell’esercito israeliano, Avichay Adraee, ha detto che le forze israeliane hanno effettuato un attacco preciso a Beirut, aggiungendo che maggiori dettagli saranno annunciati in seguito. Non è ancora chiaro se l’attacco a cui fa riferimento Adraee sia lo stesso attacco avvenuto nel sud di Beirut.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che “Ho presentato una proposta per cambiare il nome della guerra scoppiata dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 in “La Guerra della Resurrezione”. La guerra è attualmente chiamata “Spade di Ferro”. “Questa è la guerra dell’apocalisse per garantire che ciò che è accaduto il 7 ottobre non si ripeta mai”, ha detto Netanyahu in una riunione del governo in occasione del primo anniversario degli attacchi, secondo una dichiarazione del suo ufficio.
Ha poi aggiunto che “Questa è una guerra per la nostra esistenza”, sottolineando che la guerra non finirà finché non saranno raggiunti tuttigli obiettivi, tra cui la distruzione di Hamas, il recupero degli ostaggi, “sventare qualsiasi minaccia futura da Gaza” e il ritorno dei cittadini evacuati in Israele.
Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha risposto alla proposta di Netanyahu asserendo che “Potete cambiare i nomi come volete, ma non cambierete il fatto che sotto la vostra supervisione si è verificata la peggiore catastrofe nella storia di Israele”; ha scritto in un post su Telegram che “Questo governo non è di resurrezione, ma un governo di colpa”. Nel frattempo il Forum delle famiglie degli ostaggi ha dichiarato in un comunicato che “Non c’è resurrezione senza il recupero di tutti gli ostaggi”.
Un ragazzo di 12 anni è stato ucciso ieri mattina dai proiettili delle forze di occupazione israeliane durante un raid effettuato in un campo profughi in Cisgiordania, secondo quanto riferito da fonti palestinesi.
Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato che il ragazzo Hatem Sami Hisham Ghaith è stato “martirizzato” dopo essere stato colpito dalle forze israeliane nel campo profughi di Qalandia, a circa cinque miglia da Ramallah, e il campo si trova vicino al principale checkpoint che collega Ramallah a Gerusalemme.