Aggiornato il 13/09/24 at 05:32 pm
di Shorsh Surme –——Le forze di sicurezza irachene hanno annunciato, nel quadro della lotta ai jihadisti, l’arresto di “uno dei più pericolosi” leader dello Stato Islamico (ISIS) nella città di Mosul, l’antica Ninive. “In un nuovo risultato qualitativo… una forza delle Forze di mobilitazione popolare (PMF) è stata in grado di individuare uno dei leader più pericolosi dei resti del terrorista dell’ISIS nella provincia di Ninive”, hanno riferito i media statali, citando una dichiarazione delle PMF.
Il sospettato avrebbe “partecipato a operazioni terroristiche contro l’esercito iracheno e le forze di sicurezza”, si legge nella dichiarazione, aggiungendo che è stato deferito alle autorità competenti. Si tratta del responsabile dei tribunali della Sharia dell’ISIS del cosiddetto settore Waleed nella provincia di Ninive, ha aggiunto la nota del PMF.
Il PMF, o Hashd al-Shaabi, è stato creato nel 2014 quando l’ayatollah Ali al-Sistani, la massima autorità sciita in Iraq, ha emesso una fatwa esortando i giovani iracheni a prendere le armi contro l’ISIS. Da allora il governo iracheno ha ufficialmente introdotto il PMF nell’apparato di sicurezza del paese.
L’ISIS ha preso il controllo di ampie fasce del territorio iracheno durante un’offensiva sfacciata nel 2014, che ha travolto vaste zone dell’Iraq settentrionale e centrale.
Il cosiddetto “califfato” dei jihadisti è giunto al termine nel 2017, quando i combattenti iracheni e curdi, supportati da una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, hanno riconquistato il territorio.
Nonostante la sconfitta territoriale l’ISIS ha continuato a rappresentare una minaccia per la sicurezza del paese attraverso attacchi, attentati e rapimenti in diverse province, in particolare nelle aree contese tra il governo iracheno e il governo regionale del Kurdistan (KRG), che si estendono su diverse province, tra cui Ninive, Diyala, Salahaddin e Kirkuk.