Aggiornato il 17/03/24 at 08:31 am
di Shorsh Surme –——-Quando Churchill chiese agli americani di sostenerlo nella sua guerra per fermare il controllo nazista sull’Europa, Roosevelt insistette sulla neutralità, anche se il Giappone stava sfidando una serie di interessi americani. Lo stesso esempio si è ripetuto quando la coalizione internazionale a sostegno del governo legittimo dello Yemen ha chiesto agli Usa di riconoscere il pericolo imminente rappresentato dall’influenza Houthi, ma l’appoggio si è limitato all’assistenza logistica e di intelligence, alla vendita di armi e alla fornitura di carburante ai combattenti.
Ora si è davanti a una guerra per la libertà di navigazione senza precedenti nel cuore del Mar Rosso, che porta a virare le navi verso l’Africa, cosa che aumenta i costi finanziari e rallenta di venti giorni l’arrivo delle merci ai porti.
L’’esponente al-Nimr parla a nome del governo Houthi, e spiega che “che nessuna nave può passare senza autorizzazione”. La nave Rubimare è stata colpita da missili balistici Houthi e, poiché trasportava sostanze chimiche, si è rischiata la catastrofe ambientale.
L’ex presidente Usa Barak Obama era solito paragonare i suoi alleati anti-Houthi a “viaggiatori liberi”, nel senso che avrebbero voluto che gli Usa combattessero le guerre per loro conto e fornissero loro tutto. La stessa realtà sta accadendo ora. Gli americani stanno aspettando una guerra cruenta e una posizione chiara degli Stati del Golfo, ma è troppo tardi. La coalizione ha raggiunto la maggior parte degli obiettivi, il più importante dei quali era riportare gli Houthi nelle prime aree, rompendo il loro potere e coinvolgendoli in compiti amministrativi che non sarebbero stati in grado di gestire, tra cui assicurare le basi più elementari per una vita normale nelle aree sotto il loro controllo.
I paesi della coalizione hanno alzato la voce, mettendo in guardia dai missili balistici, e questo grido non ha avuto risonanza in occidente.
Dallo scorso gennaio è stata sequestrata sulla costa dell’Oman un’arma missilistica diretta nello Yemen e proveniente dall’Iran. È noto che l’Iran, fino ad ora, fornisca agli Houthi, oltre a informazioni di intelligence e pianificazione militare, attrezzature e armi. Il Wall Street Journal ha rivelato che informazioni di intelligence rivelavano che l’Iran aveva fornito agli Houthi dispositivi per bloccare droni, parti di missili e proiettili di medio calibro. Ciò non sorprende, ma piuttosto esprime l’incapacità degli Usa di curare la malattia prima che si diffonda.