Aggiornato il 29/09/23 at 08:50 pm
di Shorsh Surme –——Le urla inquietanti dei parenti delle vittime, le visioni strazianti delle bare infinite riversate in un cimitero desolato e l’innegabile perdita della “completa speranza” aggravano l’intensa portata della devastazione che la comunità cristiana assira di Hamdaniya sta soffrendo a causa di un catastrofico incendio al banchetto nuziale avvenuto il Martedì.
La comunità è in ginocchio. Giovedì Hamdaniya assomigliava a una zona dell’orrore, mentre la sua comunità sconvolta si svegliava in una seconda mattina di intenso dolore. Famiglie, amici e persone care delle vittime si sono diretti in chiesa e poi si sono verso un cimitero arido e fatiscente alla periferia della città, piangendo la perdita di oltre un centinaio di parenti e mettendoli a riposare: un incidente devastante facilmente prevenibile. Se la corruzione endemica in Iraq non fosse una piaga persistente.
I parenti delle vittime della tragedia di Hamdaniya stanno dando l’ultimo addio ai loro cari mentre vengono rivelate le identità di altre persone che sono morte nel rogo.
Martedì oltre 100 persone sono morte e centinaia di altre sono rimaste ferite quando un incendio ha inghiottito una sala banchetti a Hamdaniya.
Un uomo che ha perso la moglie e la figlia, il cui figlio è ancora disperso, ha guardato il cielo mentre i cadaveri dei suoi cari venivano trasportati su un camioncino per essere sepolti, invocando Dio affinché lo aiutasse a trovare i responsabili della tragedia.
Giovedì sono stati sepolti quarantacinque cadaveri.
“Il numero dei martiri è di oltre 100 e centinaia di feriti sono in cura negli ospedali di Mosul, Erbil e Duhok. Gli ospedali della regione del Kurdistan hanno inviato ambulanze nell’area dell’incidente per trasportare i feriti e i cadaveri”, ha detto a Rudaw Rafaat Smo, vice governatore di Ninive. Le autorità non sono riuscite a identificare i cadaveri di 54 vittime. Per identificarli si stanno effettuando i test del DNA.
La sala banchetti era stata inaugurata solo nel 2019. Hamdaniya è uno dei pochi distretti iracheni a maggioranza cristiana, situato nella piana di Ninive vicino a Mosul, una storica regione assira. Come molte città cristiane nella Piana di Ninive, è stata presa dai jihadisti dello Stato Islamico (ISIS) durante la loro occupazione del nord dell’Iraq, dove hanno dichiarato un cosiddetto “califfato” e hanno inflitto gravi atrocità ai gruppi minoritari, compresi i cristiani.
Le città cristiane assire sono state riconquistate dalle forze di sicurezza irachene e curde nel 2017, quando l’ISIS è stato cacciato dall’area. Hamdaniya è stata visitata da Papa Francesco durante la sua storica visita in Iraq nel 2021.