Aggiornato il 03/05/18 at 04:34 pm
Un monaco, tre postulanti e una novizia a lavoro nel Kurdistan iracheno per dar vita ad un luogo di preghiera e di incontro con l’islam. I cinque religiosi siriani animeranno una comunità nell’antica parrocchia della Vergine Maria,…… nel cuore della cittadina curda irachena di Sulaymanya. Vuole essere simbolo di speranza e impegno, per dare nuove prospettive ai cristiani rimasti. Nella chiesa, si legge su terrasanta.net, si stanno ridipingendo le sale che ospiteranno i visitatori, si stanno stuccano le crepe e, al posto delle vecchie panche, saranno srotolati dei tappeti per la preghiera, secondo gli usi del primitivo cristianesimo orientale e dell’islam. L’idea è quella di creare un luogo dove ogni credente, a prescindere dalla sua fede, possa trovarsi a casa sua, imparare il dialogo. E pregare. La comunità, sostenuta dall’arcivescovo di Kirkuk, mons. Loius Sako, sarà composta – come a Mar Musa, in Siria – da monaci e monache e sarà aperta a coloro che vi si vorranno fermare. (T.C.)
Fonte:Radio vaticana
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