Aggiornato il 17/04/21 at 05:37 pm
Il Post — Mercoledì il giornalista e scrittore turco Ahmet Altan è uscito di prigione dopo una sentenza della Corte di Cassazione turca, che ha ribaltato la sua precedente condanna. Martedì una sentenza della Corte europea dei diritti umani aveva stabilito che la sua detenzione, durata oltre 4 anni, fosse illegittima e costituisse una violazione dei suoi diritti.
Ahmet Altan, 71 anni, era stato incarcerato nel settembre 2016 con accuse legate al tentato colpo di stato in Turchia contro il presidente Recep Tayyip Erdoğan, avvenuto due mesi prima, e successivamente condannato all’ergastolo. Altan aveva scritto articoli critici sul governo di Erdoğan e a favore dei diritti della minoranza curda, e fu accusato di aver diffuso «messaggi subliminali» a sostegno del colpo di stato durante un programma televisivo. Dopo un primo ribaltamento della condanna da parte della Corte di Cassazione, era stato nuovamente condannato a 10 anni per aver aiutato un’organizzazione terroristica: anche quest’ultima condanna è stata annullata dalla Corte di Cassazione, e per questo è stato liberato.
Dopo il fallimento del colpo di stato del 2016 migliaia di cittadini turchi sono stati arrestati e detenuti per motivi politici e con accuse fragili, tra cui molti giornalisti critici nei confronti del governo. Altan era il direttore del quotidiano di opposizione Taraf, che aveva fondato nel 2007. Taraf era stato chiuso dopo il colpo di stato, e Altan era stato arrestato assieme al fratello Mehmet, anche lui importante giornalista turco, scarcerato poi nel 2018. Mercoledì oltre ad Ahmet Altan è stata liberata anche la giornalista turca Nazli Ilicak, che era stata incarcerata in circostanze simili.