Aggiornato il 09/03/21 at 09:50 pm
Vatican news — L’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Warda, alla fine della Messa, ha rivolto al Papa sentite parole di ringraziamento sottolineando: “A nome di tutte le persone qui riunite e di quelle che ci stanno guardando in tutto il mondo”. L’arcivescovo ha detto: “Prima di tutto, La ringraziamo per il Suo coraggio, per essere venuto qui, in questo nostro travagliato Paese, una terra così piena di violenza, questo luogo delle dispute infinite, di sfollamento e sofferenza per la gente; e per averlo fatto in questo tempo di pandemia e di crisi globali: questo ci rende concrete le parole di Cristo ‘non abbiate paura’.” L’arcivescovo ha sottolineato: “Il Suo coraggio fluisce in noi”. E ha poi aggiunto: “La ringraziamo per le preghiere per i perseguitati e gli emarginati, qui in Iraq e nel mondo intero. Noi sappiamo che Lei ha continuato a pregare per noi in tutti i nostri periodi di oscurità. Sappiamo che attraverso le Sue preghiere, mai siamo stati dimenticati. Sappiamo che con le Sue preghiere Lei continua a sollecitare questo mondo frantumato e questo Paese frantumato affinché trovino un periodo di pace, di umiltà e di prosperità, di dignità di vita e di prospettive per tutti.” Poi il riferimento preciso al messaggio che il papa lascia all’Iraq: “La ringraziamo per il messaggio di pace che ha portato a Erbil e a tutto l’Iraq. Il Suo potente messaggio di fratellanza e perdono è ora un dono per tutto il popolo dell’Iraq che ci lascia – a ciascuno di noi in questo Paese – una responsabilità perdurante a dare vita continuamente al Suo messaggio nella nostra vita quotidiana, da oggi in poi.”