Aggiornato il 26/01/21 at 09:55 pm
di Shorsh Surme – In Siria si continua a morire nel silenzio generale. Sabato scorso criminali sconosciuti hanno rapito e ucciso barbaramente due donne i cui cadaveri sono stati ritrovati nelle campagne vicino alla cittadina di al-Dashisha, situata nel cantone di Hasakah.
Le due funzionarie curde erano Hind Latif al-Khadir, vice presidente del consiglio comunale di Tal al-Chayir, e Sa’da Faysal al-Hermas, vice presidente del Comitato economico. Entrambe sono state rapite dalle loro case.
Le due lavoravano per istituzioni locali all’interno dell’Amministrazione autonoma del Kurdistan Siriano (Rojava).
Il Consiglio del cantone di Hasakah ha confermato in una dichiarazione l’assassinio di due dei loro funzionari amministrativi, la cui opera sarebbe da attribuire “a uomini armati sconosciuti, ritenuti affiliati alle cellule dormienti dell’Isis”.
Secondo il ricercatore open source Caki Akyuz, lo Stato Islamico ha aumentato la sua attività nella provincia di Hasakah negli ultimi 2 mesi e ha minacciato di prendere di mira chiunque lavori con l’autorità curda.
In realtà gli attacchi sono quotidiani, e sia la popolazione civile siriana sia quella curda devono affrontare ogni giorno una serie di minacce tra cui rapimenti e detenzioni arbitrarie, che a loro volta aumento l’attività criminale e l’intensificazione degli attacchi terroristici.