Aggiornato il 03/05/18 at 04:39 pm
Cinquemila combattenti curdi, una vere propria brigata “voluta e gestita” dagli Stati Uniti e addestrata nel Kurdistan iracheno è entrata in Siria per dare man forte alle milizie curde siriane nella guerra ai jihadisti dello Stato Islamico……. E’ quanto riferiscono fonti curde di Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno citate dal settimanale locale “Bas”.
Secondo le fonti del settimanale in lingua curda di Erbil, la Regione autonoma del Kurdistan iracheno ed il Partito dell’Unione Democratica del Kurdistan siriano (PYD), braccio politico delle Unità di Difesa del Popolo curdo in Siria (Ypg) hanno “raggiunto un accordo, sponsorizzato dagli Stati Uniti, per il trasferimento in Siria di truppe composte da giovani rifugiati siriani per prendere parte ai combattimenti in corso tra le forze curde del Ypg e i combattenti dell’Isis”.
L’accordo, viene precisato, “voluto e gestito da Washington”, ha portato alla formazione di “11 battaglioni di combattenti addestrati ed armati come truppe regolari da oltre tre anni”. I combattenti, secondo “Bas” hanno incominciato a dirigersi verso la Siria attraverso il valico iracheno di Rabiyah” che si trova nella provincia di Ninive nel Nord ovest dell’Iraq.
L’invio di questa brigata sarebbe stato osteggiato in un primo momento dai leader del Ypg, organizzazione ritenuta la filiale siriana del PKK, partito dei Lavoratori del Kurdistan turco in aperta guerra con il governo di Ankara. La resistenza del Ypg sarebbe dovuta al fatto che la brigata curda di soccorso è troppo legata sia agli Stati Uniti che al presidente della regione autonoma del Kurdistan Massud Barzani. Ma secondo fonti curde siriane a far cambiare idea ai leader di Ypg sarebbe stato “l’ultimo attacco dell’Isis su Kobane”, città curdo-siriana a ridosso della frontiera curda liberata lo scorso gennaio dopo un lungo assedio degli uomini del Califfato.
Stando a quanto scrive il settimanale, le truppe inviate in Siria sarebbero composte da “più di 5.000 unità, ben addestrate e ben armate” ma soprattutto con esperienza sul campo. “Quasi tutti hanno partecipato in modo fattivo ai combattimenti contro l’Isis a fianco dei Peshmerga (forze curde irachene) sul fronte di Mosul (roccaforte del Califfato) contribuendo con 22 martiri e 180 feriti”, ha detto Dolfan Robari, uno degli ufficiali della brigata. Sempre secondo le stesse fonti, “ci sono altri 700 combattenti curdi siriani che stanno ricevendo addestramenti per aggregarsi alle nuove unità di combattimento” curde.
La testata di Erbil ricorda poi che nel mese di giugno Brett McGruk, direttore dell’ufficio iracheno del “Nationale Security Counsil” ha visitato zone al confine tra Iraq e Siria dove ha incontrato combattenti curdi-siriani: “Alla frontiera siriana – ha postato sul suo account Twitter – abbiamo incontrato quei Peshmerga che si stanno addestrando per fare fronte ai miliziani dell’Isis, appartengono a varie etnie e religioni e sono sostenuti dagli Stati Uniti”.
fonte: (askanews) –
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