
Aggiornato il 15/04/25 at 08:04 pm
di Shorsh Surme –————-Contrariamente alle aspettative e alle previsioni iniziali, a meno di tre mesi dal suo ritorno al potere negli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato la più intensa e difficile guerra commerciale (dazi) contro vari Paesi, alleati o rivali. Pochi avevano previsto che Trump avrebbe attuato una guerra commerciale così estesa e intensa dopo il suo ritorno alla Casa Bianca.
La maggior parte degli analisti ha giudicato il nuovo Trump più razionale, gentile e convergente rispetto al suo primo mandato, ma il nuovo Trump è emerso in modo molto più imprevedibile sulla scena globale, sorprendendo molti mercati, paesi, governi e analisti. L’intensità e la portata della guerra tariffaria di Trump sono così grandi che alcuni attivisti economici la definiscono un massacro dell’economia globale.
Con l’ordine esecutivo di Trump di imporre tariffe commerciali sulle importazioni di vari beni da vari paesi, i valori azionari in vari mercati, tra cui Stati Uniti, Europa e Asia, hanno subito un calo senza precedenti e hanno reagito negativamente a questo ordine esecutivo.
La domanda è: quali obiettivi perseguono Trump e la sua seconda amministrazione nell’ideare e attuare una politica del genere? Una politica che ha profondamente offeso gli amici e i nemici dell’America e li ha costretti a reagire. La realtà è che Trump, che ha comunque dato una sospensione di 90 giorni al progetto ad esclusione della Cina, con il suo americanismo estremo vede il suo ritorno alla Casa Bianca e alla presidenza degli Stati Uniti come l’ultima opportunità per mantenere e rafforzare la posizione egemonica dell’America sulla scena internazionale. Senza dubbio Trump è un presidente di destra, ottimo amico di Israele.