
Aggiornato il 22/03/25 at 07:48 pm
di Shorsh Surme —————-Le ripercussioni dell’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu sono ancora in corso e hanno risonanza in tutto il paese. I suoi sostenitori stanno protestando nelle strade nonostante il coprifuoco imposto dal governo, mentre la polizia resta in allerta nelle piazze e agli ingressi delle strade. Proseguono anche le accuse tra governo e opposizione, che giovedì hanno raggiunto un livello da “conflitto tra posizioni e richieste”.
Questo conflitto riflette una duplice equazione: da una parte si continuano a chiedere manifestazioni nelle piazze pubbliche, in particolare attorno al palazzo del municipio di Istanbul, dall’altra si emanano decisioni che proibiscono ogni manifestazione fino al 25 marzo.
Tre giorni fa Imamoglu è stato improvvisamente arrestato, insieme ad altre 88 persone, con accuse che spaziano dal “terrorismo” alla “corruzione”.
L’arresto è stato considerato un “grave shock politico”, data la posizione di Imamoglu e il momento in cui è avvenuto, cioè cinque giorni prima ddi essere annunciato come candidato alla presidenza e quindi sfidare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan alle elezioni del 2028.
Non si sa ancora cosa accadrà al sindaco detenuto, e se il tribunale ordinerà il suo rilascio nei prossimi giorni. Il quotidiano Habertürk ha riferito che il suo interrogatorio è iniziato venerdì.
Tuttavia, come riportano i media turchi sulla base delle dichiarazioni dei rappresentanti dell’opposizione, ciò che è noto è che il motivo dell’arresto potrebbe diventare molto più chiaro domani.
Nella stessa giornata il Partito Popolare Repubblicano (CHP) terrà le primarie per selezionare il suo candidato per il 2028.