
Aggiornato il 18/03/25 at 06:22 pm
di Shorsh Surme –———–In risposta all’appello del leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), Abdullah Ocalan,, il quale chiedeva di deporre le armi e sciogliere il partito, il comandante delle Forze democratiche siriane (SDF) MazloumAbdi ha affermato che “l’invito è positivo, perché chiede la fine della guerra e l’avvio di un processo politico di pace all’interno della Turchia”. “Ocalan ci ha inviato un messaggio in merito a questo annuncio, che è stato molto positivo e ha sancito la pace e la sicurezza nella regione”, ha aggiunto Abdi.
Abdi ha sottolineato che “se si raggiunge la pace in Turchia, non ci sarà più alcuna giustificazione per continuare ad attaccare 8da parte turca, ndr) noi qui in Siria”. Il comandante delle Forze democratiche siriane, guidate dai curdi, ha continuato: “Vorremmo chiarire che l’annuncio riguarda solo il PKK e non ha nulla a che fare con noi in Siria”.
Nei giorni scorsi, in una dichiarazione storica rilasciata a Istanbul dopo quattro decenni di conflitto, Ocalan ha invitato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), da lui fondato, a deporre le armi e a sciogliersi.
Le Unità di protezione curde (YPG) costituiscono la componente principale delle Forze democratiche siriane (SDF) e Ankara le accusa di essere un braccio armato del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) in Siria. Dal 2016 la Turchia ha condotto diverse operazioni militari contro i combattenti curdi nella Siria nordorientale e ha ottenuto il controllo di un’ampia fascia di confine. Nelle ultime settimane la Turchia ha minacciato di lanciare un’operazione militare per allontanare i combattenti curdi dalla Siria dai suoi confini.
La città curdo-siriana di Efrin è sotto controllo turco dal 2018, senza che nessuno abbia alza un dito.
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