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Aggiornato il 11/02/25 at 08:29 pm
di Shors Surme –——— L’annuncio di Donald Trump secondo cui gli Stati Uniti vogliono controllare la Striscia di Gaza attraverso una “proprietà a lungo termine”, con l’obiettivo di spostarne la popolazione per ricostruirla, non è un preludio alla creazione di un resort internazionale, turistico e di investimento, ma piuttosto un palese trucco per “espandere l’area di Israele” e renderla più grande “della punta di una penna” sulla mappa del Medio Oriente. Oltre al rifiuto internazionale e arabo del piano proposto, negli Stati Uniti c’è una crescente opinione pubblica, anche tra i repubblicani, che mette in discussione il progetto e ne sottolinea i problemi legali e morali. Ci sono anche voci crescenti in Israele che avvertono che sradicare la popolazione in questo modo, per raggiungere gli obiettivi dell’estrema destra, probabilmente avrà un impatto negativo su Israele e sulla sua sicurezza, così come sulla stabilità regionale. Tuttavia, ciò che può ostacolare la tirannia di questo approccio americano-israeliano è la volontà araba determinata a mantenere Gaza una terra araba per il suo popolo palestinese.
Trump ha affermato che gli Usa “prenderanno il controllo della Striscia di Gaza da Israele” dopo averla “ripulita” dalla sua popolazione e da Hamas.
Dato che Israele l’avrà occupata con la forza, e poiché non ne sarà il proprietario e non potrà trasmettere e perpetuare questa occupazione, si accontenterà di trasferirla “temporaneamente” all’influenza degli Stati Uniti. Tuttavia Washington non vuole schierare forze americane sul terreno, o almeno questo è ciò che sta dicendo ora, e affiderà anche il finanziamento del progetto ad aziende private. Ma l’occupazione non garantisce a nessuno il “diritto alla proprietà”, mentre il colonialismo si appropria di questa proprietà con la forza bruta.
Netanyahu è stato modesto quando ha detto che era “generalmente a conoscenza del piano di Trump prima che fosse annunciato”, ma sta diventando sempre più chiaro che in origine si trattava di un’idea israeliana concepita dal genero di Trump Jared Kushner, nel 2020 e secondo le regole dello sviluppo immobiliare, poi ripiegata e riemersa sulla scia degli attacchi del “7 ottobre” nel 2023, e sono stati introdotti i piani dell’estrema destra per reinsediare Gaza