Aggiornato il 27/01/25 at 07:13 pm
di Shorsh Surme ——Sono trascorsi dieci anni dalla liberazione di Kobanê. La battaglia strategica di Kobanê si è svolta tra il 15 settembre 2014 e il 25-26 gennaio 2015, quando è stata liberata.
L’ASSEDIO DI KOBANÊ
I mercenari dell’ISIS lanciarono il primo attacco alla città di Kobanê nella notte tra il 14 e il 15 settembre 2014. L’assedio sarebbe durato fino al 25 e 26 gennaio 2015. Quei mesi di battaglia avrebbero visto una difesa dei valori dell’umanità con uno spirito epico di sacrificio che è passato alla storia.
La mattina del 15 settembre, l’ISIS ha lanciato un attacco sul fronte meridionale. Diversamente dai precedenti attacchi simultanei da tutti e tre i fronti, le bande dell’ISIS hanno ora schierato armi e militanti anche nelle parti sud-orientali e sud-occidentali e hanno iniziato un’offensiva da cinque fronti.
“VINCEREMO QUESTA GUERRA”
Non ci volle molto per vedere la dimensione di questa offensiva. I comandanti YPG/YPJ capirono che non si trattava di un normale attacco e di una mossa di occupazione e assistettero a una disuguaglianza tecnica e numerica a un livello impressionante. Mentre le bande dell’ISIS lanciavano questa offensiva con tutte le loro forze e armi in Siria, divenne chiaro che il loro obiettivo era quello di garantire un’intera occupazione di Kobanê in breve tempo. Il comandante YPJ Meryem Kobane stava creando questo legame; “Questa non sarà una battaglia ordinaria, ma uno scontro tra la ferocia sovrana maschile e il potere spirituale e la volontà della modernità democratica. Vinceremo questa guerra”.
La collina di Mishtenur è stata colpita da armi pesanti e carri armati e sono scoppiati scontri tra i gruppi di gang che si erano infiltrati nella collina ei combattenti YPG/YPJ. La collina di Mishtenur è un luogo sacro per la gente di Kobanê e ha assistito alla sacra resistenza dei combattenti YPG e YPJ. La collina è caduta sotto il controllo dell’ISIS il 5 ottobre, dopo giorni di eroica resistenza contro i pesanti attacchi sulla collina. Il comandante delle YPJ Arin Mirkan era furioso che la collina di Mishtenur fosse caduta sotto il controllo dell’ISIS. Pensava che le gang dovessero essere colpite duramente a Mishtenur e deciso di compiere un’azione sacrificale. Si preparò all’azione con grande determinazione e si infiltrerà abilmente nelle gang. Arrivò al loro punto di ritorno e lì fece esplodere gli esplosivi sulla sua persona, uccidendo decine di membri della banda. Le gang dell’ISIS erano arrivate in città, ma si fecero prendere dal panico e dalla paura di fronte alla resistenza fino a quel momento e al sacrificio. Con l’avanzare delle bande dell’ISIS, persero la fiducia che “la situazione sarebbe stata risolta in una settimana” e capirono che a Kobanê avrebbero dovuto attraversare l’inferno.
Ora, al posto dell’Isis ce il Sultano Erdogan che continua a bombardare, e l’Occidente e in silenzio assoluto ha deciso di abbandonare la città martire di Kobane.