Aggiornato il 15/01/25 at 04:01 pm
di Shorsh Surme –———Dopo circa 15 mesi di guerra a Gaza è diventato chiaro che l’accordo di cessate-il-fuoco, ormai alle fasi finali, si basa su quanto proposto e sottolineato nel documento dell’Egitto, contrastato dalle parti fino ad oggi.
I dati confermano che l’attuale round sta assistendo a una pressione degli Usa più che mai sulla parte israeliana per cercare di sottostare a condizioni consensuali nei negoziati, specialmente per quanto riguarda lo scambio degli ostaggi e la fine della guerra nella Striscia di Gaza
Ciò che conferma che si tratta dell’ultima possibilità nei negoziati è il continuo ritorno delle parti al documento egiziano, presentato fin dall’inizio della crisi.
Per quanto riguarda l’occupazione israeliana, i media israeliani hanno citato funzionari i quali hanno affermato che Netanyahu ha portato Tel Aviv nella sua peggiore posizione strategica di sempre, con la possibilità che scoppi una guerra importante, osservando che “Israele non ha tempistiche entro cui lavorare, tranne che per la possibilità che Trump entri alla Casa Bianca”.
Con tutto quello che sta succedendo intorno ai negoziati per il cessate-il-fuoco, il Cairo sta intensificando i suoi sforzi per raggiungere il passo desiderato per porre fine alla guerra di Gaza e disinnescare la bomba a orologeria che minaccia l’intera regione.
Nelle scorse settimane il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha ricevuto dal suo omologo statunitense Joe Biden, l’invito a insistere con la mediazione per un cessate-il-fuoco a Gaza e per lo scambio di detenuti, mentre entrambe le parti sottolineavano l’importanza a superare gli ostacoli e a dar prova di flessibilità per portare a termine l’accordo.
Nelle ultime ore la Casa Bianca ha riportato che martedì Biden e al-Sisi hanno discusso dei negoziati e hanno concordato di continuare a coordinarsi strettamente nelle prossime ore. Biden ha affermato che l’accordo è vicino, e l’amministrazione Biden partecipa ai colloqui insieme all’inviato del presidente eletto Donald Trump.
La Casa Bianca ha reso noto che i due presidenti “si sono impegnati a continuare un coordinamento stretto e diretto, anche attraverso i loro team, nelle prossime ore”, aggiungendo che “i due leader hanno sottolineato l’urgente necessità di attuare l’accordo”.
I media israeliani riferiscono di un ruolo importante svolto dall’Egitto nel determinare la svolta nei negoziati tra Israele e Hamas.
La Striscia di Gaza è una parte essenziale della sicurezza nazionale dell’Egitto, per cui le azioni intraprese dal Cairo per affrontare la situazione sono caratterizzate da precisione e costante serietà. Dallo scoppio della guerra israeliana a Gaza nell’ottobre 2023, l’Egitto è emerso come uno degli attori internazionali più importanti nella gestione della crisi. Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha seguito personalmente e con attenzione gli sviluppi della situazione e i negoziati, sottolineando l’impegno della leadership egiziana nella ricerca di soluzioni sostenibili.
Intanto nelle ultime ore a Gaza si continua a morire: nelle ultime ore vi sono stati altri raid a Gaza con decine di morti. Le vittime della guerra di Israele a Gaza sono oltre 46mila, di cui un terzo bambini.