Aggiornato il 03/01/25 at 02:29 pm
di Shorsh Surme ————L’accordo di normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita viene presentato come un dono fatto a un bambino che rifiuta in cambio del suo consenso di prendere una pillola amara. Questo accordo, se firmato, rappresenterà davvero un punto di svolta. Secondo descrizioni ottimistiche, non solo servirà gli interessi strategici di Israele e completerà il riconoscimento da parte del “mondo arabo” della sua esistenza e del suo bisogno di sicurezza e aprirà canali economici senza precedenti, ma trascinerà nella sua scia anche altri paesi islamici come l’Indonesia, che ha annunciato l’intenzione di allacciare relazioni diplomatiche con Israele a causa delle condizioni dettate dall’OCSE, alla quale aspirano ad unirsi, Malesia e Pakistan, e di stabilire il cosiddetto “muro difensivo” di fronte all’Iran.
Gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita hanno un forte interesse bilaterale a firmare tra loro un patto di difesa e un accordo che consenta all’Arabia Saudita di sviluppare un progetto nucleare indipendente anche senza questa normalizzazione. Collegare l’alleanza di difesa e cooperazione nucleare tra i due paesi all’accordo di normalizzazione con Israele trasforma gli interessi dei due paesi in ostaggio nelle mani del governo israeliano. Secondo il piano presentato oggi, senza l’accordo di normalizzazione non verrà firmato l’accordo sul patto di difesa con l’Arabia Saudita, al quale è legato anche il progetto nucleare.
Il quotidiano britannico “The Guardian” ha pubblicato un articolo ieri secondo il quale l’Arabia Saudita si sta muovendo verso l’attuazione del “Piano B”. Secondo questo piano, insieme agli Stati Uniti, hanno redatto un pacchetto di accordi per la sicurezza e la cooperazione tecnologica, che faranno parte di un piano più ampio che include la normalizzazione con Israele. “In assenza di un cessate il fuoco a Gaza e a causa della forte opposizione di Netanyahu alla creazione di uno stato palestinese indipendente e all’intenzione di Israele di lanciare un attacco a Rafah, l’Arabia Saudita sta portando avanti un piano più modesto, in cui non ci sarà un ruolo per Israele”, ha scritto nel rapporto del Guardian.
Secondo questo piano, Washington e Riad firmeranno un’alleanza di difesa e gli Stati Uniti aiuteranno l’Arabia Saudita a sviluppare un progetto nucleare civile e otterranno una cooperazione tecnologica nel campo dell’intelligenza artificiale. A quel punto, a Israele verrà offerta la normalizzazione con l’Arabia Saudita in cambio dell’accordo su una soluzione a due Stati. Ma secondo la proposta alternativa dell’Arabia Saudita, “il completamento dell’accordo tra Arabia Saudita e Stati Uniti sarà legato all’approvazione di Netanyahu (della condizione di normalizzazione)”.