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Aggiornato il 26/12/24 at 08:50 pm
di Shorsh Surme –———–Un ex funzionario statunitense ha commentato gli scenari attesi dall’amministrazione del nuovo presidente Donald Trump per far fronte agli sviluppi degli eventi in Siria dopo il rovesciamento del capo dell’ex regime Bashar al-Assad.
Il colonnello in pensione Peter Mansour ha affermato in un’analisi per la CNN che la caduta di al-Assad e l’ascesa al potere dell’opposizione rappresentano il più grande sviluppo strategico in Medio Oriente da molto tempo a questa parte. Ha aggiunto che la Siria è stata alleata dell’Iran, come pure parte della resistenza: gli sviluppi recenti andrebbero contro gli interessi iraniani nella regione, che quindi starebbe considerando come reagire nel panorama mediorientale.
“È chiaro – ha spiegato – che l’asse della resistenza si è deteriorato, ma Hezbollah è ancora presente, e fa ancora parte del governo libanese, non c’è dubbio che sarà ricostruito. Anche Hamas è ancora attivo, nonostante sia stato gravemente danneggiato. Gli Houthi dello Yemen sono ancora nel campo iraniano, e l’Iran ha molte milizie che sostiene in Iraq. Quindi l’asse della resistenza esiste ancora, ma non è più quello di un anno fa, cioè prima del 7 ottobre 2023”.
Riguardo alle aspettative su ciò che farà il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump dopo il suo insediamento, Mansour ha detto di ritenere che “ritirerà le forze americane dalla Siria, considerando la missione come compiuta, quindi darà a Israele la capacità di fare tutto vuole nella regione”.
L’8 dicembre le fazioni dell’opposizione, spesso eredi di formazioni jihadiste come al-Qaeda e Isis, sono entrate nella capitale siriana Damasco e ne hanno preso il controllo, con il ritiro delle forze del regime dalle istituzioni pubbliche e dalle strade, ponendo così fine a un’era durata 61 anni.
Il ministro provvisorio degli Interni siriano ha tuttavia dichiarato l’uccisione di 14 membri del personale di sicurezza in un’imboscata tesa dai resti dell’ex regime a Tartus. Nel paese vi sono manifestazioni e rivolte.