Siria. Permane una situazione di incertezza sul futuro

Aggiornato il 09/12/24 at 08:43 pm

di Shorsh Surme –———-Un nuovo scenario si delinea in Siria con la fine del regime del presidente Bashar al-Assad, dopo che le fazioni armate dell’opposizione hanno dichiarato domenica il controllo del Paese, preso in soli 11 giorni e ponendo fine ad un regime che durava da 24 anni.
In risposta alla nuova scena politica si sono susseguite reazioni internazionali, con commenti che spaziano dall’accogliere con favore la caduta di Bashar al-Assad, ritenendolo responsabile di ciò che è accaduto, all’appello all’unificazione dei ranghi siriani e alla protezione della sovranità e dell’integrità territoriale siriana, ai timori su ciò che potrebbe essere il futuro del Paese.
Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha espresso un cauto ottimismo riguardo agli sviluppi in Siria e ha chiesto un trasferimento pacifico del potere e un processo politico globale guidato dalla Siria.
Rutte ha aggiunto, in una nota, che si tratta di “un momento di gioia ma anche venato di incertezza per il popolo siriano e per la regione… Speriamo in un trasferimento pacifico del potere e in un processo politico globale guidato dalla Siria”. Ha inoltre sottolineato la necessità che i leader delle fazioni armate dell’opposizione aderiscano allo stato di diritto, proteggano i civili e rispettino le minoranze religiose durante il periodo di transizione.
Ha poi criticato la Russia e l’Iran, principali sostenitori del regime di Bashar al-Assad prima della sua caduta, per il loro ruolo nel conflitto, sostenendo che avessero abbandonato al-Assad non appena questi non fosse più servito ai loro interessi.
Il coordinatore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale alla Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato oggi che gli Stati Uniti sono in uno stato di incertezza su chi governa attualmente la Siria, il che solleva preoccupazioni per l’amministrazione del presidente Joe Biden.
Kirby ha aggiunto, in dichiarazioni alla CNN, che “la fiducia di Washington nel leader di Hayat Tahrir al-Sham, Ahmed al-Sharaa noto come Abu Muhammad al-Julani, è determinata dalle azioni, non dalle parole”. Ha inoltre sottolineato che non si può parlare di alcun contatto diretto con Hayat Tahrir al-Sham, affermando che “le nostre controparti nella regione possono trasmettere messaggi”.
Kirby ha sottolineato che l’amministrazione statunitense ritiene che le fazioni siriane stiano ancora cercando di decidere chi governerà il paese.