Aggiornato il 07/11/24 at 04:49 pm
di Shorsh Surme –——-Israele e Hezbollah stanno combattendo nelle zone di confine del Libano meridionale, senza alcuna prospettiva per un cessate-il-fuoco. Tutti gli occhi sono ora puntati sul ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca all’inizio del prossimo anno nella speranza riesca a fermare la guerra, ma specialmente in Libano vige un marcato pessimismo.
“Che si tratti di Trump o di chiunque altro, l’amministrazione americana sarà la stessa. È il sistema che gestisce le cose e le persone sono semplicemente superficiali. Che si tratti di Trump o Harris, per noi è un male”, è il mantra ripetuto tra la gente.
Le operazioni aeree e terrestri israeliane in Libano, soprattutto nel sud, hanno ucciso più di 3mila persone e ne hanno ferite 13mila. La guerra tra Hezbollah e Israele segue una quella di 13 mesi a Gaza, costata 43mila vittime.
Mamdouh, un rifugiato di Gaza, spera che Trump trovi una soluzione e metta fine alla situazione. “Abbiamo bisogno di un leader forte come Trump per fermare questa situazione, abbiamo sofferto molto”. “Sono un po’ preoccupato per Trump perché non penso che sia serio e non penso che ci prenda sul serio, ma ha parlato dell’accordo di Abramo e spero che non inizi una guerra come ha detto”, ha commentato il cittadino israeliano Asa Izhar.
La speranza è che la nuova amministrazione Usa metta fine alle guerre, anche perché secondo la Banca d’Israele sono costate ad oggi al Paese circa 65 miliardi di dollari.