Siria. Stato di allerta delle milizie filo-iraniane in tutta l’area

Aggiornato il 03/08/24 at 01:35 pm

di Shorsh Surme – ERBIL (Kurdistan Iraq).—– Il comando delle milizie iraniane a Deir Ezzor ha ordinato il massimo stato di allerta nelle aree controllate, richiamando i membri e i leader dei gruppi di nazionalità siriana e non siriana dalle vacanze.
Le milizie hanno anche evacuato il loro quartier generale nella città di al-Bokamal, situata nella campagna orientale di Deir Ezzor, vicino al confine siriano-iracheno. I veicoli che trasportavano lanciarazzi sono stati spostati dalla città a una località non divulgata, nel quadro di misure di sicurezza rafforzate, ha riferito giovedì l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Queste azioni sono in previsione di un possibile attacco da parte delle forze della coalizione internazionale, in seguito a crescenti scontri e scambi di bombardamenti nella parte orientale di Deir Ezzor.
Ieri le città di al-Bokamal e al-Mayadeen hanno assistito a un’ampia mobilitazione per la sicurezza da parte delle milizie iraniane. Hanno rinforzato le posizioni militari, trasportato armamenti pesanti e spostato soldati in auto civili per mimetizzarsi in prima linea con le Forze democratiche siriane (SDF) sulla riva occidentale del fiume Eufrate. Ciò è avvenuto mentre aerei da guerra e droni sorvolavano i magazzini di Ayash, Deir Ezzor, al-Baghiliya e i sette villaggi nella campagna di Deir Ezzor.
Gli Stati Uniti hanno recentemente adottato nuove misure militari contro le milizie filo-iraniane in Iraq e Siria in risposta alle minacce di questi gruppi. Martedì gli Stati Uniti hanno condotto un attacco di autodifesa in Iraq nel mezzo delle crescenti tensioni regionali a seguito dell’attacco aereo israeliano a Beirut che avrebbe ucciso il comandante di Hezbollah, secondo funzionari statunitensi.
La polizia irachena e fonti mediche hanno riferito di un attacco ha preso di mira una base a sud di Baghdad utilizzata dalle milizie filo-iraniane Hashd al-Shaabi, uccidendo quattro membri e ferendone altri quattro. Nella dichiarazione il gruppo, che comprende diverse milizie allineate all’Iran, non ha specificato chi fosse ritenuto responsabile dell’attacco.