Aggiornato il 28/03/24 at 06:19 pm
di Shorsh Surme –———Il direttore del Servizio di sicurezza federale russo (FSB), Alexander Bortnikov, ha dichiarato che Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina sono dietro l’attacco alla sala concerti di Mosca che ha portato alla morte di almeno 143 persone, nonostante le ripetute rivendicazioni da parte dello Stato Islamico.
I funzionari russi hanno insistito nel dire che l’Ucraina e l’occidente hanno avuto un ruolo nell’attacco, nonostante le veementi smentite di coinvolgimento da parte di Kiev e la rivendicazione di responsabilità da parte di un affiliato del gruppo Stato Islamico.
Senza offrire alcuna prova Alexander Bortnikov, capo del Servizio di sicurezza federale, ha rimarcato accuse mosse dal presidente Vladimir Putin collegando l’attacco all’Ucraina, anche se ha riconosciuto che i sospetti arrestati fossero “islamisti radicali”.
L’affiliato dell’ISIS ha affermato su Telegram di aver effettuato l’attacco e l’intelligence statunitense ha affermato di avere informazioni che confermano la responsabilità dell’Isis-K. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che anche la Francia dispone di servizi segreti che indicano “un’entità dell’Isis” come responsabile dell’attacco.
Nonostante i segnali che puntano all’ISIS, Putin ha insistito sul presunto coinvolgimento ucraino, cosa che il presidente Volodymyr Zelensky ha respinto accusando il leader del Cremlino di cercare di fomentare il fervore mentre le sue forze combattono in Ucraina.
Bortnikov ha dichiarato che anche le agenzie di spionaggio occidentali avrebbero potuto essere coinvolte nel più sanguinoso attacco terroristico sul suolo russo degli ultimi due decenni, anche se ha ammesso di aver ricevuto una soffiata dagli Stati Uniti sull’attacco.