Aggiornato il 29/08/23 at 04:07 pm
di Shorsh Surme – – – – – – Nonostante l’indebolimento dell’Isis e la riduzione delle sue attività, le Nazioni Unite avvertono nel loro ultimo rapporto che l’organizzazione dello Stato Islamico è ancora una minaccia attiva.
Secondo un rapporto Onu indirizzato al Consiglio di Sicurezza, l’Isis guida tra i 5mila e i 7mila membri in Siria e Iraq, mentre sono 11mila i combattenti della stessa organizzazione detenuti dalle Forze Democratiche Siriane, di cui 3.500 sono iracheni e 2mila provengono da 70 paesi diversi.
Gli esperti delle Nazioni Unite affermano che la minaccia dell’Isis rimane elevata nella prima metà dell’anno, e che nonostante i danni inflitti l’organizzazione terroristica potrebbe rinascere e rinforzarsi sia in Iraq che in Siria.
“L’Isis ha riunito le sue fila nei campi nel nord-est della Siria, nelle aree critiche e nei paesi vicini”. Il comitato afferma che l’Isis ha deliberatamente ridotto le sue attività per facilitare il reclutamento e l’armamento di nuovi membri.
Secondo gli esperti delle Nazioni Unite, i due campi nel nord-est della Siria, Hall e Rawaj, ospitano circa 55mila persone sospettate di avere legami familiari con l’Isis, ma le strutture versano in pessime condizioni umanitarie.
Tra le vittime riportate dall’Isis un terzo sono minorenni, tra cui 11.800 iracheni, 16mila siriani e 6.700 giovani provenienti da diversi Paesi. Nonostante ciò l’Isis continua il suo programma di armamento dei bambini soldato, anche con età inferiore a 10 anni.