ARABIA SAUDITA. BIDEN VEDE MBS: KASHOGGI, IRAN E PETROLIO I TEMI TRATTATI

Aggiornato il 16/07/22 at 08:18 pm

di Shorsh Surme –—–Mentre la guerra tra la Russia e Ucraina procede in tutta la sua gravità, il presidente Usa Joe Biden incontra il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ritenuto anche dai servizi di intelligence statunitense come il mandante dell’omicidio del giornalista saudita e opinionista del Washington Post Jamal Khashoggi. “In pratica ha detto che non ne era personalmente responsabile”, ha detto Biden dopo l’incontro con il principe, “Ho indicato che pensavo che lo fosse”. I due si sono salutati toccandosi il pugno secondo le regole anti-Covid19, un gesto che però per Biden ha voluto significare una certa freddezza.
A seguito della visita per ripristinare le relazioni con un paese di cui Biden aveva definito il leader “un paria”, la questione Kashoggi è stata messa in agenda: “ho sollevato il tema – ha spiegato il capo della Casa Bianca – chiarendo cosa ne pensavo in quel momento e cosa ne penso adesso”. “Sono stato diretto. Ho reso il mio punto di vista cristallino. Ho detto molto chiaramente che per un presidente americano tacere su una questione di diritti umani non è coerente con chi siamo e con chi sono io”.
Khasoggi era molto critico nei confronti della leadership saudita, ed è stato assassinato e smembrato da agenti sauditi nel consolato del Regno a Istanbul. Un fatto che Biden ha definito “grave e oltraggioso”. “Tuttavia – ha spiegato Biden – (il principe) ha detto che non ne era personalmente responsabile” dell’accaduto, “ed io ho affermato che pensavo che lo fosse”.
Nella monarchia assoluta sauduta i diritti civili continuano ad essere calpestati, e lo stesso Mohammed bin Salman ha provveduto in passato a far arrestare numerosi membri della famiglia reale, rilasciati solo dopo aver pagato stratosferiche somme.
Il presidente ha reso noto che i due hanno anche discusso di energia, e che si aspetta di vedere un’azione dall’Arabia Saudita, un importante produttore di petrolio, nelle prossime settimane. Al momento si parla dell’aumento della produzione di greggio del 50% per contenere l’inflazione a livello globale.
Il viaggio del presidente americano in Arabia Saudita ha funto anche da avvertimento nei confronti degli ayatollah iraniani, in primis l’attuale Guida suprema Ali Khamenei, che aveva dichiarato l’intenzione di non negoziare mai con gli USA sul nucleare iraniano, forte del recente ravvivarsi delle relazioni con Russia e Turchia. Proprio la Russia sta acquistando dall’Iran centinaia di droni da impiegare nella guerra in Ucraina.
E a Teheran ricompaiono i falchi: lo stesso Khamenei ha affermato l’intenzione di “non rinunciare alle nostre richieste per evitare le conseguenze delle sanzioni: sarebbe un grande errore”.