Aggiornato il 15/02/22 at 07:56 pm
di Shorsh Surme – —- I Pasdaran iraniani, cioè il Corpo delle guardie della Rivoluzione islamica, ha annunciato lo sviluppo di un missile aria-superficie la cui portata dichiarata metterebbe in primis a rischio Israele. Il sito web delle Guardie rivoluzionarie ha riportato che il missile è stato nominato Khaybarchekan, dal nome di una battaglia vittoriosa combattuta dal profeta Maometto nel Settimo secolo.
Il capo di stato maggiore delle forze armate Mohammad Bagheri lo ha descritto come un missile strategico a “lungo raggio”: dovrebbe avere una portata di 1.450 chilometri (circa 900 miglia), funziona con carburante solido, è in grado di penetrare i sistemi anti-missile ed stato presentato durante una visita ufficiale a una base missilistica della forza aerea delle Guardie a cui ha preso parte il capo del dipartimento aerospaziale iraniano, Amirali Hajizadeh.
Gli Stati Uniti hanno reagito criticando lo sviluppo di armi dell’Iran: la portavoce del Dipartimento di Stato Jalina Porter ha affermato in conferenza stampa che “Lo sviluppo e la proliferazione di missili balistici da parte dell’Iran rappresentano una minaccia alla sicurezza internazionale e rimangono una sfida significativa alla non proliferazione”. “Continuiamo a usare una varietà di strumenti di non proliferazione per prevenire qualsiasi ulteriore avanzamento del programma missilistico iraniano e la sua capacità di esportare la tecnologia ad altri”, ha aggiunto Porter.
L’Iran ha il più grande arsenale di missili del Medio Oriente. L’Istituto internazionale di Studi Strategici (IISS) ritiene che l’Iran abbia circa 20 tipi di missili balistici le cui capacità variano, con il Qiam-1 che ha una portata di 800 chilometri e il Ghadr-1 in grado di raggiungere 1.800 chilometri.
Tutto questo nel momento in cui sono in corso i colloqui di Vienna per l’accordo sul nucleare iraniano, che tutti i partecipanti hanno evidenziato essere urgente.