KURDISTAN. L’ISIS ATTACCA, UCCISE 13 PERSONE TRA CUI UN BAMBINO

Aggiornato il 05/12/21 at 10:56 am

di Shorsh Surme  —– Diversi combattenti peshmerga curdi sono stati uccisi in un attacco dello Stato Islamico (ISIS) nella cittadina di Makhmour, nella provincia di Erbil, nel Kurdistan Iracheno.
L’offensiva del tagliagole del califfato è cominciata mentre il ritiro delle truppe americane in Iraq sta iniziando proprio nelle aree contese tra la regione del Kurdistan e il governo di Baghdad.
Sette membri delle forze curde sono stati uccisi quando il gruppo terroristico ha attaccato i villaggi di Liheban e Khidirjija, nell’area di Qarachogh.
In questo ultimo attacco a l’Isis ha colpito anche i civili, uccidendo tre fratelli, il più giovane aveva solo 11 anni.
“Mio fratello ci ha informati che Daesh (acronimo arabo per ISIS) aveva circondato la casa”, ha detto Kazim Ismael, uno dei fratelli delle vittime, “Abbiamo combattuto con tutte le forze che avevamo, abbiamo resistito ma purtroppo sono stati martirizzati”.
“Mio figlio aveva undici anni, l’altro 18 e il più grande 24. Era sposato e lascia una figlia”, ha detto Bayan Osman a KTV, aggiungendo di essere pronta a sacrificare la vita del resto dei suoi figli per il Regione del Kurdistan.
L’ISIS ha preso il controllo di aree in Iraq nel 2014. È stato dichiarato territorialmente sconfitto nel 2017, ma continua a effettuare bombardamenti, attacchi mordi e fuggi e rapimenti in diverse province. I funzionari peshmerga hanno attribuito gli ultimi attacchi mortali dell’ISIS alla mancanza di coordinamento tra loro e le forze irachene nelle aree contese.
In una dichiarazione il ministero di Peshmerga ha invitato il ministero della Difesa iracheno e le forze della coalizione internazionale a cooperare, intervenire rapidamente senza dare lo spazio ai terroristi di riorganizzarsi.