Aggiornato il 14/04/21 at 10:17 pm
di Diego Fiorin — Il premier italiano attacca Erdogan in seguito all’episodio della “sedia mancate” per la Presidente della Commissione Europea Von der Leyden
L’episodio. Martedì 6 aprile si è svolto un incontro ad Ankara fra Erdogan, il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel i quali si sono accomodati sulle rispettive poltrone e la protagonista in senso negativo, la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyden lasciata senza sedia e relegata su un divano.
L’episodio sopra descritto cosiddetto “sofogate” è stato condannato dal neo Primo Ministro Italiano Mario Draghi, il quale il quale non ha condiviso il comportamento di Erdogan nei confronti della Presidente della Commissione Europea.
Durante la conferenza stampa deI pomeriggio successivo, il Premier Italiano ha usato parole provocatorie contro Erdogan definendolo un “dittatore con cui, per , si deve cooperare”.
“Con questi, chiamiamoli con il proprio nome, dittatori, dobbiamo essere franchi nell’esprimere differenti punti di vista, opinioni, comportamenti, visioni della società, ma anche essere pronti a collaborare e cooperare”
Le parole del Premier Draghi hanno aperto uno scontro diplomatico con la Turchia, la quale non si è fatta attendere convocando l’ambasciatore italiano Massimo Gaiani. “Condanniamo con forza le affermazioni senza controllo del primo ministro italiano nominato Mario Draghi sul nostro presidente eletto. Parole che manifestano una inaccettabile retorica populista“, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu durante l’incontro con l’ambasciatore italiano.
In seguita è arrivata anche la ritorsione economica turca. Ankara ha lanciato il boicottaggio delle aziende italiane. La prima vittima dello scontro diplomatico è il colosso tecnologico Leonardo. Il governo di Ankara avrebbe deciso di sospendere l’acquisizione di dieci elicotteri di addestramento AW169. Un affare da 70 milioni di euro, prima tranche di una fornitura del valore complessivo di 150 milioni, concordata a fine marzo.
Gli scambi commerciali fra Italia e Turchia valgono circa 15 miliardi di euro l’anno, e nel mercato turco sono attive 1500 imprese italiane tra cui molte aziende strategiche.
Un altro tema che è stato intaccato è quello della politica estera italiana in Libia. Erdogan ha convocato i vertici libici per rimarcare l’enorme influenza turca sulla Libia, strategica per l’Italia e L’UE dal punto di vista economico e della gestione dei migranti.
Latitano ancora le scuse del premier Draghi al Presidente Erdogan che interviene in prima persona così nei confronti del Primo Ministro Italiano: “Totale maleducazione. Non è stato eletto e ha danneggiato le relazioni tra i nostri Paesi”.