Aggiornato il 04/05/18 at 07:52 pm
La missione Ue è stata annullata: crescono le tensioni con Teheran
TEHERAN: Nucleare e scontri in piazza. L’Iran attraversa un periodo di grande instabilità interna e di proteste da parte di Stati Uniti ed Europa.
Ancora un mese per cercare di trovare un accordo sul nucleare iraniano: è il tempo che avrebbero deciso di darsi Teheran e la comunità internazionale, in particolare i Paesi occidentali, secondo quanto affermato oggi dalla Repubblica islamica. Per l’Iran, segnato da una crisi politica interna che dura da quasi sette mesi, si allontanerebbe così almeno di qualche settimana la minaccia di eventuali sanzioni, di cui gli Stati Uniti e diversi Paesi europei parlano insistentemente da quando, alla fine di novembre, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha approvato una risoluzione critica del suo programma nucleare, chiedendogli di mettere subito fine ai lavori al suo secondo impianto per l’arricchimento dell’uranio, quello di Fordo, vicino a Qom.
La Francia oggi ha respinto quella che definisce «l’ultima piroetta» dell’Iran nell’ambito dei negoziati sul nucleare: lo ha detto in tv il ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner, riferendosi a dichiarazioni rese negli ultimi due giorni dalla diplomazia di Teheran. Il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, l’altro ieri aveva dato all’Occidente un «ultimatum» per accettare entro «un mese» uno scambio di uranio alle proprie condizioni. Ieri un portavoce del suo ministero aveva precisato che il termine di un mese sarebbe il risultato di un’intesa tra l’Iran e la comunità internazionale.
Intanto è stata «rinviata» una missione che un gruppo di palamentari europei avrebbe dovuto effettuare in Iran dal 7 all’ 11 gennaio. Lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman-Parast, citato dall’agenzia Irna. Nei giorni scorsi diversi europarlamentari, compresi alcuni che avrebbero dovuto far parte della delegazione, si erano detti contrari ad effettuare la missione dopo le repressioni delle proteste di piazza e mentre Teheran rischia sanzioni per il suo programma nucleare, sottolineando il rischio che l’iniziativa venisse strumentalizzata dal regime iraniano.
Una quindicina di deputati americani – democratici e repubblicani – hanno scritto una lettera al presidente del Parlamento europeo, chiedendogli di annullare la visita. La ferma volontà di partire era invece stata espressa dalla presidente della delegazione, la verde Barbara Lochbihler. Mehman-Parast ha detto oggi che la nuova data della missione sarà «decisa in base ad un accordo bilaterale» La ragione che ha suggerito il rinvio, ha aggiunto il portavoce, è stata la necessità di «fare gli opportuni preparativi per far sì che la visita favorisca il raggiungimento dei massimi livelli di cooperazione parlamentare costruttiva fra Teheran e l’Unione europea». Diversi cittadini stranieri sono stati arrestati dalle forze di sicurezza iraniane durante gli scontri tra polizia e manifestanti lo scorso 27 dicembre, ha riferito il ministro dell’Intelligence iraniano, Heidar Moslehi, alla tv di Stato di Teheran. Tra loro non ci sarebbero italiani.
Fonte: La stampa
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