Aggiornato il 04/05/18 at 07:52 pm
TEHERAN
I due leader dell’opposizione iraniana, Mir Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi, hanno implicitamente esortato i loro sostenitori a scendere in piazza il prossimo 11 febbraio, in occasione dell’anniversario della Rivoluzione islamica, nonostante un alto responsabile dei Guardiani delal rivoluzione abbia avvertito che il regime non tollererà alcuna manifestazione da parte dell’opposizione.
«Mir Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi hanno deplorato le recenti impiccagioni (di esponenti dell’opposizione), e hanno chiesto che la situazione dei prigionieri sia esaminata conformemente alla legge», ha riferito Sahamnews, il sito web del partito di Karroubi. Giovedì sono stati impiccati in Iran due membri dell’opposizione, condannati a morte con l’accusa di aver cercato di rovesciare la Repubblica islamica.
«Queste impiccagioni mirano a creare un clima di paura per dissuadere la gente a non manifestare l’11 febbraio», hanno affermato l’ex primo ministro Mir Hossein Mousavi e l’ex presidente riformatore del Parlamento, Mehdi Karroubi, divenuti leader dell’opposizione iraniana dopo le contestate elezioni presidenziali del 12 giugno scorso, che hanno riconfermato alla per un secondo mandato l’ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad.
Mousavi e Karroubi hanno invitato «la popolazione a partecipare massicciamente» ai cortei organizzati per celebrare la vittoria della Rivoluzione islamica nel 1979, rivolgendosi implicitamente ai sostenitori dell’opposizione.
Fonte : Agenzie di Stampa
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