Aggiornato il 03/05/18 at 04:31 pm
di Shorsh Surme
Nel più completo silenzio dell’Unione Europea, da otto mesi il “sultano turco” Recep Tayyp Erdogan sta massacrando la popolazione civile…..
curda nel Kurdistan della Turchia (Kurdistan del Nord), distruggendo interi villaggi: la Turchia è membro Nato e partner “fedele” dell’occidente, per cui a pochi conviene intervenire su una realtà scomoda, per quanto dramma umano ed umanitario.
La ritrovata conciliazione tra la Turchia e Israele ha un nome e si chiama gas naturale. Le enormi riserve di gas naturale scoperte nei ultimi tempi nel Mediterraneo orientale fanno da sfondo di alla ritrovata amicizia fra i due paesi: quando la nave Turca Mavi Marmara, con attivisti filo palestinesi e aiuti umanitari per Gaza, tentò di forzare il blocco navale israeliano, venne attaccata nel 2010 dalle forze speciali e vennero uccisi dieci cittadini turchi. L’accordo di normalizzazione delle relazioni prevede che entrambi i paesi negozino la costruzione di un gasdotto dove si collegherà con la rete di condutture di energia che arriverà in Europa.
Il compromesso raggiunto è stato raggiunto domenica 26 giugno a Roma e consentirà di ottenere un aiuto turco alla popolazione palestinese per alleviare la grave situazione umanitaria che esiste dopo tre guerre devastanti con Israele, dal dicembre 2008 al gennaio 2009 e del novembre 2012 e del luglio-agosto 2014. Le spedizioni non arriveranno direttamente al territorio palestinese, ma saranno sbarcate nel vicino porto israeliano di Ashdod per un controllo di sicurezza prima di raggiungere la destinazione di Gaza.
Sembra quasi una barzelletta leggere che il governo di Ankara è preoccupato per le sorti del popolo palestinese, dal momento che lo stesso governo reprime 17 milioni di curdi che vivono sulla terra del Kurdistan, occupata da oltre ottant’anni dalla Turchia ottomana.
In questi ultimi giorni i cacciabombardieri turchi continuano a colpire non solo il territorio del Kurdistan della Turchia, ma anche i villaggi di Sidakan, nella zona curda della Regione del Kurdistan dell’Iraq, colpendo la popolazione civile e costringendola ad abbandonare le loro case.
Vien da chiedersi se per Erdogan i bimbi palestinesi non siano uguali ai bimbi curdi, colpiti dai raid curdi… Quanta ipocrisia In nome della Realpolitik!
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