Aggiornato il 03/05/18 at 04:39 pm
Cobas Empoli-valdelsa sostengono l’ iniziativa della Comunità in Resistenza di Empoli per la ricostruzione di Kobane e l’ istituzione di carovane internazionali che si rechino nella regione della Rojava con la funzione di osservatori…… La Confederazione Cobas ha partecipato al progetto Rojava calling con una staffetta di solidarietà nel dicembre scorso e costruito un ospedale nel campo profughi di Mahura.
I compagni empolesi promuovono anche patti di amicizia, meno burocratici rispetto ai gemellaggi, tra alcune municipalità Kurde e municipi italiani. Ricordiamo che le bandiere nere dei tagliagole di Al Baghdadi sono state fermate a Kobane. Il Califfato assediava da cinque mesi l’ ultimo avamposto siriano al confine turco, a difendere la città un pugno di donne e uomini Kurdi che nonostante le numerose perdite sono riusciti a resistere e a respingere l’IS dopo l’ intervento tardivo degli USA e l’ indifferenza della Turchia. Il confine turco siriano è diventato negli ultimi mesi un simbolo di resistenza e autodeterminazione di un popolo che da sempre lotta per il diritto all’ autodeterminazione.
Il Rojava (noto anche come Kurdistan siriano o Kurdistan Occidentale) oltre ad essere un esempio di resistenza è diventato anche una sperimentazione democratica interessantissima, infatti Il governo della regione è basato sulla filosofia del federalismo democratico che implica l’ autosufficienza, il localismo e il pluralismo politico. Tutto è nato dalla Carta di Rojava :“Noi, popoli delle Regioni Autonome, ci uniamo attraverso la Carta in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di espressione. Costruendo una società libera dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica, la Carta riconosce l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al suo interno e a livello internazionale.”
Nei giorni della resitenza a Kobane dall’Europa e dall’Italia sono accorsi centinaia di attivisti, anche grazie a questa iniziativa il mondo si è accorto che sul confine turco siriano si stava svolgendo una battaglia decisiva, da una parte i l popolo Kurdo che rappresenta i valori della tolleranza e della democrazia diretta e dall’altra la barbarie dell’ ISIS che fa del genocidio la sua pratica politica per affermare un fondamentalismo religioso fuori dalla storia.
Adesso la priorità è ricostruire la città di Kobane dopo mesi di bombardamenti e scontri casa per casa, servono medicinali ed apparecchiature per l’ assistenza sanitaria degli oltre duecentomila profughi della regione. Lo puoi fare anche tu attraverso la mezza luna rossa Kurda.
Coordinate bancarie per donazioni:
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus
IBAN: IT63 P033 5901 6001 0000 0132 226
Sul sito (http://www.mezzalunarossakurdistan.org/) è disponibile anche la donazione con carta di credito.
Fonte: Cobas Empoli-valdelsa aderente alla Confederazione Cobas del lavoro privato
Lascia un commento