Siria: il dovere morale di intervenire

Aggiornato il 03/05/18 at 04:34 pm


di Franco Londei

Parliamoci chiaro, il video diffuso ieri dove si vedono donne e bambini sgozzati nella città di Homs è solo la punta dell’iceberg di quello che è avvenuto e sta avvenendo in Siria. Secondo Protocollo denuncia la situazione in Siria…… da oltre un anno e sette mesi fa pubblicò un video (questo) dove si vedono scene raccapriccianti sulla repressione violentissima dei macellai di Assad.
Eppure in tutti questi mesi, mentre la popolazione siriana veniva macellata senza pietà, nessuno ha mai alzato una voce contro Assad, nemmeno le tanto sopravvalutate “grandi organizzazioni per la difesa dei Diritti Umani”. Il 6 maggio 2011 (quasi un anno fa) questa organizzazione, mentre tutti rimanevano in silenzio, lanciava una iniziativa per deferire Assad alla Corte Penale Internazionale, iniziativa passata bellamente inascoltata. Si è dovuti raggiungere la cifra di 6.000 morti perché anche le “grandi” organizzazioni per i Diritti Umani facessero una richiesta analoga (dicembre 2011), seppure senza tanta convinzione. E non è bastato nemmeno raggiungere l’impressionante cifra di 9.000 morti per smuovere le piazze pacifiste. Non un solo pacifista ha fatto sentire la sua voce contro Assad e i suoi macellai, nemmeno quando i soldati siriani hanno ammazzato decine di palestinesi, notoriamente amatissimi dai pacifisti. Che dire poi del fatto che il mondo “pacifista” si è riempito la bocca per mesi con la storia delle cosiddette “primavere arabe” ma la rivolta in Siria non è mai stata asserita a queste “primavere” nonostante la repressione fosse centinaia di volte più cruenta di quella vista in Libia, Egitto e Tunisia?

C’è veramente da chiedersi il perché di tutto questo, anche se personalmente una idea me la sono fatta: Assad è un nemico dichiarato di Israele e quindi non può e non deve essere attaccato o spodestato. E’ di una semplicità disarmante.

Però, ipocrisia dei pacifisti e delle “grandi” organizzazioni dei Diritti Umani a parte, una buona parte di colpe di quello che avviene in Siria deve essere data all’occidente, agli USA, all’Europa e a tutto il mondo libero che si è fatto mettere sotto da Russia e Cina e dai loro veti in seno all’Onu. L’occidente aveva il dovere morale di intervenire a prescindere dall’Onu e dalle opposizioni di Russia e Cina. Lo ha fatto in altre occasioni, lo doveva fare anche e soprattutto con la Siria. Invece si è lasciato che Assad, aiutato dagli espertissimi macellai iraniani, massacrasse impunemente il suo popolo senza che nessuno muovesse un dito per impedirlo. Non esagero se parlo “una delle pagine più oscure e vergognose della storia della civiltà occidentale”.

Ora però le scuse stanno a zero. Questa volta l’occidente non può esimersi dall’intervenire in Siria con ogni mezzo necessario e spodestare il macellaio Assad e lo deve fare a prescindere dall’Onu, dalla Russia, dalla Cina e, soprattutto, dall’Iran. Il mondo libero ha il dovere morale di salvare il popolo siriano da questi assassini sciiti che non sanno fare altro che ammazzare donne e bambini e fomentare l’odio a livello globale. Assad e con lui i suoi compagni di macellazione iraniani, devono essere spazzati via una volta per tutte. A giovarsene non sarà solo il popolo siriano ma tutto il Medio Oriente.
fonte:secondo protocollo

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