Aggiornato il 03/05/18 at 04:30 pm
Istanbul, 19 apr. (TMNews) – L’Alta Commissione Elettorale turca (YSK) nella serata di ieri ha annullato le candidature alle elezioni del prossimo 12 giugno di 12 deputati indipendenti, tutti legati alla questione curda. Fra questi ci sono alcuni nomi illustri, soprattutto quello di Leyla Zana, pasionaria della causa curda, che negli anni Novanta fu la prima donna curda eletta in Parlamento.
Tutte le 12 candidature sono state respinte perché le persone in questione sono state processate e giudicate colpevoli in passato di sostegno ad associazione terroristica, nello specifico al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che da anni lotta per la creazione di uno stato indipendente curdo in territorio turco.
Oltre a Leyla Zana, che ha trascorso ben 10 anni della sua vita in carcere per legami con il Pkk, fra i candidati esclusi ci sono anche alcuni nomi importanti del Bdp, il Partito curdo per la pace e la democrazia, in particolare Sabhat Tuncel.
La decisione dell’alta commissione elettorale viene guardata con scetticismo da molti quotidiani turchi oggi. Zaman, noto per le sue posizioni vicine all’esecutivo islamico-moderato di Recep Tayyip Erdogan la definisce “controversa”. Cumhuriyet, quotidiano laico per eccellenza, scrive che con questa decisione cambieranno completamente gli assetti del voto nel sud-est del Paese, dove i 12 erano candidati. I deputati eliminati dalle liste infatti non possono essere sostituiti e molti voti nella zona potrebbero convogliare sull’Akp, che dopo il Bdp è il partito che raccoglie più voti nella zona
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