Viaggio/reportage fotografico in kurdistan

Aggiornato il 03/05/18 at 04:37 pm


Il fotografo professionista Giovanni Sacchetti, organizza un viaggio fotografico, nell’ambito di una promozione di TURISMO RESPONSABILE, ALTERNATIVO E SOLIDALE. Il viaggio fotografico in Kurdistan è rivolto agli appassionati di fotografia e di viaggi, che vogliono approfondire e sperimentare gli aspetti della fotografia di reportage. Le giornate saranno dedicate all’esecuzione di scatti particolarmente suggestivi non solo per i paesaggi che caratterizzano questo viaggio ma anche per l’incontro con le popolazioni locali e le loro tradizioni. I partecipanti avranno il compito di creare un racconto per immagini (portfolio) dei luoghi attraversati e dei momenti di vita vissuti. Bisognerà andare oltre la serie di “belle fotografie” o “stereotipate”.
La fotografia di viaggio deve essere realizzata ponendo attenzione soprattutto alle “sollecitazioni” che provengono dal luogo, “ascoltarne” le voci, “intuirne” i cambiamenti, il tutto raccontato senza perseguire pregiudizi.
I partecipanti saranno seguiti e guidati in un’avventura unica per fotografare e scoprire la vera anima dei luoghi e delle comunità locali, con un occhio sempre attento alla sicurezza e al programma proposto, da vivere con un minimo di spirito di adattamento e di condivisione con i compagni di viaggio.
Questo viaggio è prima di tutto uno scambio culturale e sociale. I partecipanti, non saranno semplici viaggiatori che racconteranno in maniera superficiale e distaccata la realtà che si incontrerà, ma ne saranno parte. Il contatto con la popolazione locale e le famiglie dove si dormirà per alcune notti, ci darà modo di avere una prospettiva intima e privilegiata per poter creare un percorso fotografico che riassuma l’intensità dei momenti e delle sensazioni vissute in prima persona, con un’attenzione particolare all’aspetto socio-culturale.
Un’avventura unica per fotografare e scoprire la vera anima dei luoghi e delle comunità locali, con un occhio sempre attento alla sicurezza e al programma proposto, da vivere con un minimo di spirito di adattamento e di condivisione con i compagni di viaggio, nello spirito e nella pratica di un TURISMO RESPONSABILE, ALTERNATIVO E SOLIDALE!
Mostra fotografica: Verrà realizzata una mostra fotografica collettiva del lavoro svolto, selezionato tra tutti i partecipanti al viaggio fotografico, in occasione della serata di conoscenza per il popolo Kurdo, con data da definire.
Presentazione: L’Anatolia Orientale e Sud-Orientale, cioè il Kurdistan turco, è anche una parte della… “Mesopotamia”, affascinante terra impregnata di antica cultura, cosparsa dalle vestigia di una storia plurimillenaria e di molte civiltà prestigiose, oltre che luogo di nascita “della” civiltà tout court. Ed ovunque ci si imbatte, appunto, nelle tracce lasciate da questo ricchissimo passato, frammiste alle tradizioni viventi di un popolo che, all’orgoglio di essere l’erede di tale passato, ha saputo fondere la sua odierna lotta per la propria libertà. Il “Viaggio Fotografico in Kurdistan” si propone di cogliere e documentare tale intreccio tra i diversi aspetti salienti di questa regione: un ambiente naturale propizio (che offre al visitatore invitanti bellezze paesaggistiche), i retaggi di una storia ricca e varia (rintracciabili nelle tracce artistche ed architettoniche da essa lasciate), la vivacità di un’identità culturale plurisecolare (continuamente riproposta dalle numerose manifestazioni locali impregnate di tradizioni popolari), la presenza diffusa di un tessuto sociale solidale (percepibile nell’affiatamento della vita familiare e di villaggio, e nella calorosa ospitalità), la situazione di non meno antica oppressione da parte dei poteri dominanti (riscontrabile sia nei suoi aspetti politici che in quelli socio-economici: povertà, sottosviluppo, emarginazione, emigrazione interna forzata…) nonché le problematiche del movimento di liberazione.
Periodo: 9 giorni – dal 30 settembre al 08 ottobre 2010
Programma:
1° giorno – gioverdì 30 settembre:
partenza il 01 ottobre 2010 da Roma (o Milano), per ISTANBUL e cambio volo per DIYARBAKIR. Incontro con le nostre guide!
Pernottamento in FAMIGLIA.
2° giorno – venerdì 1 ottobre:
trasferimento di buon mattino con pulmino (“dolmus”) o minibus ad URFA, città di grande rilievo storico, culturale, “multiculturale” ed architettonico; per alcune fonti sede dell’antico Eden, nonché luogo ove Abramo ricevette l’appello divino per la Terra Promessa; fortezza Urrita dal 3.500 a.C., offre ora un centro storico assai ricco di pregevoli opere archittettoniche (in particolare: complesso di Moschee “Balıklı Göl”, “Urfa Kalesi”, Gran Bazar).
Accompagnatore locale: Ibrahim (studioso di lingua kurda ed ex docente di lingua kurda).
Pernottamento in HOTEL
3° giorno – sabato 2 ottobre:
Il viaggio in pulmino (“dolmus”) da Urfa a DERIK percorre la antica “Via della Seta” oltre Viransehir, nella pianura confinante con la Siria, per poi risalire a nord verso Derik.
Derik è una delle cittadine più antiche della regione, accovacciata sull’estremo bordo della suddetta pianura ai piedi della suggestiva cornice di montagnole rocciose sovrastante “a picco”. Di origine armena, conserva molte presenze multiculturali, vivaci tradizioni popolari di villaggio, è abitata da numerosi artisti (scultori, pittori, scrittori).
Accompagnatore locale: Aldo assistito da ampio ed eterogeneo assortimento di accompagnatori nativi di Derik.
Pernottamento a Derik in FAMIGLIA.
4° giorno – domenica 3 ottobre:
Visita a DARA, DEYRUL ZAFARAN, MONASTERO DI MOR GABRIEL, gli spostamenti si faranno in auto, (brevi, nei dintorni di Mardin verso Midiyat) ma in luoghi con scarsi mezzi pubblici. Le tre mete di visita consentiranno una “incursione” in un aspetto della composizione multiculturale dell’area: la presenza cristiana, di antichissima origine, qui di appartenenza religiosa “caldea” (Siriaco-Ortodossa).
DARA (Anastasiopolis).
Sovente denominata “la Efeso della Mesopotamia”; costruita nel VI sec. dai bizantini, allora in lotta con il confinante impero persiano (a Dara i bizantini, al comando di Belisario, vinsero la storica battaglia contro i persiani); conserva segmenti della antica cinta muraria e delle sue torri, nonché rovine di antiche chiese, bazar e cisterne. Da vedere il complesso di cisterne per l’approvvigionamento idrico, con la sua imponente architettura e sapiente strutturazione per la regolazione dei flussi d’acqua.
Deyrul Zafaran (il “monastero dello zafferano”).
Monastero cristiano sorto nel VI sec. nel medesimo luogo di antichissimi culti di “adoratori del sole”. Così denominato per il color zafferano dell’edificio, di notevole pregio architettonico, frutto della contaminazione culturale ed artistica tra la tradizione cristiana e quella mussulmana.
In serata spostamento e pernottamento a MARDIN.
Pernottamento in HOTEL
5° giorno – lunedì 4 ottobre:
Si torna sulla “via della Seta”, di nuovo verso Est, in “dolmus”, attraversando Kızıltepe.
MARDIN è una delle città più “multiculturali” della regione. Arroccata su una montagnola rocciosa da cui “domina” la pianura che si estende verso la Siria. Stupenda omogeneità cromatica e stilistica dell’abitato, rimasto “intatto” (la parte moderna si è sviluppata altrove, più a valle!). Palazzi moschee e chiese con raffinate decorazioni architettoniche; stretti vicoli ancora percorsi a cavallo degli asini; due pregevoli musei…
Accompagnatore locale.
Pernottamento in HOTEL
6° giorno – martedì 5 ottobre:
In “dolmus”, prima si continua verso Est fino a MIDIYAT, in mezzo a dolci collinette ricoperte di viti (non a filari ma a cespugli) da cui proviene il rinomato vino locale, di produzione esclusivamente familiare; poi si risale a Nord fino ad HASANKEYF, il “gioiello” di incomparabile ricchezza culturale, incastonato in un non meno incomparabile scenario naturale (pendii rocciosi a picco su una valle attraversata dal Tigri), minacciato di annientamento dall’irresponsabile progetto di diga dello Stato turco, ed appassionatamente difeso dalla popolazione kurda con il sostegno di attive Campagne internazionali.
Accompagnatore locale.
Pernottamento in HOTEL ad Hasankeyf.
7° giorno – mercoledì 6 ottobre:
Fino ad EGIL (a Ovest in dolmus), poi in automobile per visitare i villaggi dei dintorni.
Egil: Antica sede di civiltà sumera, di cui conserva le vestigia, in parte sparse per il territorio. Ma la visita sarà dedicata soprattutto ai villaggi, che da più di 3 anni sono sede di un riuscitissimo intervento di sostegno allo sviluppo agricolo (documentato dettagliatamente da un libro tradotto anche in italiano) condotto da parte del “Centro per lo Sviluppo”. Inoltre si potranno ascoltare (e… fotografare!) suonatori locali di flauto, strumento tipico della locale cultura pastorale, ed utilizzato anche nelle feste di nozze.
Accompagnatore locale: il citato “Centro per lo Sviluppo”, ed Ibrahim (studioso di lingua kurda ed ex docente di lingua kurda)
Pernottamento a Diyarbakir, in FAMIGLIA.
8° giorno – giovedì 7 ottobre:
DIYARBAKIR. La visita sarà dedicata sia all’antico Centro Storico racchiuso nel cerchio delle celebri imponenti mura (con bei palazzi, cortili, moschee, chiese…), sia ad un adiacente quartiere “BenûSen” abitato da “profughi interni” provenienti dai villaggi della regione che hanno subito la “evacuazione forzata” da parte dell’esercito nel decennio 1985-95.
Accompagnatore locale del “Centro per lo Sviluppo”, associazione attivamente impegnata in Progetti di sviluppo socio-economico urbano e rurale, e particolarmente attiva nello studio di tale “emigrazione forzata” e nel contrastare i suoi danni socio-culturali.
Pernottamento a Diyarbakır in FAMIGLIA.
9° giorno – venerdì 8 ottobre:
Volo di ritorno da Diyarbakir per Istanbul e successivamente cambio per Roma (o Milano).
Info e programma:
http://www.giosacchetti.com/viaggio-fotografico-kurdistan/

Riferimenti Contatto:Giovanni Sacchetti www.giosacchetti.com

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