Aggiornato il 03/05/18 at 04:37 pm
Un cristiano siro-cattolico, rapito da una settimana in Iraq, e’ stato ucciso nonostante la famiglia avesse pagato un riscatto di 15 mila dollari. Lo riferisce l’agenzia missionaria Asianews. Fonti locali affermano che ieri i suoi parenti hanno ricevuto il cadavere a Karakosh, dove la famiglia era emigrata per mettersi al riparo delle violenze. Le stesse fonti commentano: “Per gli estremisti islamici, uccidere un cristiano nel periodo di Ramadan e’ una azione meritevole presso Dio”.
Louyae’ Behnam, 35 anni, era originario di Mosul, dove fino a pochi anni fa gestiva un negozio di vetraio. Per ragioni di sicurezza si era trasferito insieme ai familiari a Karakosh-Baghdeeda, a 30 km da Mosul.
La citta’ a maggioranza cristiana e’ situata nella piana di Ninive e ospita molti profughi cristiani provenienti da Mosul e Baghdad. Behnam era stato rapito il 25 agosto scorso a Karakosh-Baghdeeda da un gruppo di integralisti islamici armati, che subito dopo il rapimento aveva chiesto un riscatto di 15 mila dollari. La famiglia aveva pagato la somma e aveva atteso tutti questi giorni la sua liberazione.
Fonte: Rainews e (Agenzie)
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